Ecco farsi avanti un rischio rilevante per l’uomo d’oggi nel momento in cui la Rete sta diventando un luogo rilevante per accedere alla conoscenza. Sia i social network come Facebook sia i motori di ricerca come Google conservano le informazioni delle persone che li frequentano, e questi dati sono utilizzati per dirigere le risposte o gli aggiornamenti circa i contatti personali.
È come se Google costruisse il nostro profilo di interessi sulla base dei nostri accessi alla rete, dei siti che visitiamo, di cosa ci interessa di più. E tutto questo
viene analizzato, in maniera anonima, attraverso degli algoritmi di riferimento, per cui le nostre ricerche non sono mai neutre, o basate su criteri esclusivamente oggettivi, ma sui nostri interessi specifici. Sono quindi orientate sul soggetto e dunque soggetti diversi ottengono risultati differenti.
Il vantaggio è immediato: arrivo subito a ciò che presumibilmente mi interessa di più perché Google mi ‘conosce’ e mi suggerisce cosa possa attirarmi maggiormente. Ma d’altra parte c’è un grande rischio: quello di rimanere chiusi in una sorta di ‘bolla’, per cui io non sono più in grado di accedere a ciò che non corrisponde alla mia figura e ai miei interessi, cioè a ciò che esprime un’opinione diversa dalla mia. Quindi, alla fine, io sarò circondato da un mondo di informazioni che mi somigliano, rischiando di rimaner chiuso alla provocazione intellettuale che proviene dall’alterità e dalla differenza
Il rischio è evidente: perdere di vista la diversità, aumentare l’intolleranza, chiusura alla novità, all’imprevisto che fuoriesce dai miei schemi relazionali o mentali. L’altro diventa per me significativo se mi è in qualche modo simile, altrimenti non esiste. Come evitare questo rischio? Lettura consigliata: E Pariser, The Filter Bubble: What the Internet Is Hiding from You, Penguin Press, New York 2011.
Luciana Mercuri says:
Non mi sono mai accorta che Google potesse propormi qualcosa che m'interessi!
Paolo Callari says:
mi sento perseguitato pur dal possesso di un telefonino e di una sim card
Gugo Roma says:
mi interessa sapere quale possa essere la posizione della Chiesa riguardo all'Etica e ai motori di ricerca"!
Slobodanka Jokanovic says:
Mi sento perseguitata controllata non riesco per un mese fare richieste di amicizie ne anche con coloro che portano mio stesso cognome mi sa dire il perché?
Rabaglio Gianpiero says:
E ame..TU NON SEII piu'PER FB..UNA MIA AMICA …GUARDA E POI MI SCRIVI…SCHERZI DI QUARESIMA !!!! mach !!!!!!
Rabaglio Gianpiero says:
Siamo CATTOLICI PRATICANTI….E VOGLIONO DIVIDERCI !!!!!!
Rabaglio Gianpiero says:
Non ci capisco più niente,,,,scrivimi se vuoi. GRAZIE BUONA E SANTA QUARESIMA..
Rabaglio Gianpiero says:
RICHIEDIMI la Tua Amicizia…..Grazie e vedo cosa mi capita.
Rabaglio Gianpiero says:
E ' IMPOSSIBILE= SIAMO ISOLATI.
Rabaglio Gianpiero says:
CVi ho riprovato oggi…e speriamo in bene !!!!!!
Stefano Armellin says:
Come la storia insegna i rischi ci sono sempre stati anche in assenza di computer, già dimenticato ad esempio il Genocidio degli Armeni ? piuttosto è la trasparenza che facilita il controllo sociale ed evita le condizioni perchè il Genocidio si possa ripresentare; chi vive la fede cristiana come va vissuta non corre rischi; per chi non è cristiano c'è sempre il rispetto di un'Etica comune, una legge naturale propria di ognuno. Stefano Armellin
Claudio Fraticelli says:
Accolgo con interesse gli interrogativi di questo Post poichè porta l'attenzione sul fatto che la "società della conoscenza", con i suoi molti aspetti positivi, conduce ad una diversa e più complessa struttura del potere che trascende le forme fin ora conosciute (monarchia, aristocrazia o democrazia) rispetto alla quali siamo ancora impreparati a sviluppare "anticorpi". Il Vangelo di questa domenica sulle tentazioni a cui è sottoposto Gesù nel deserto può essere di stimolo a riflettere.
Lorenzo Lattanzi says:
Un fenomeno simile si sta verificando tra il pubblico televisivo. Il crescente numero di canali tematici, dovuto anche al digitale terrestre, crea ulteriori pericolose "bolle"….